sabato 30 gennaio 2010

Semenze


Oggi piove, ne approfitto per piantare i semini che ho comprato al Consorzio di Greve un paio di giorni fa.

Ho vissuto in questo paese una gran parte della mia vita, credo 12 anni circa, e non avevo idea che avessimo un "Consorzio".
Comunque, anche se lo avessi saputo, la cosa non mi avrebbe minimamente interessata.
Ma adesso, adesso ci entro con lo stesso entusiasmo di quando meno di un anno fa mi affacciavo per la prima volta su Union Square o entravo da Dean & DeLuca sulla Brodway.
Si tratta di prospettive immagino.
New York ti toglie il fiato, questo devo ammetterlo....al negozio di terriccio invece il fiato mi mancava per il freddo visto che si tratta di un capannone immenso praticamente all'aperto.
Al principio, mi sono soffermata sulle cataste di pali, terricci e concimi, ammucchiati nel cortile e senza che me ne rendessi conto già progettavo la sostituzione dei pali che ho a casa, marci e logori, con quei bei pali nuovi pronti a sorreggere la rete del mio orto.
Dimmi tu come mi sono ridotta...
La prima volta che sono entrata a Union Square invece, mi sono sentita semplicemente al centro dell'universo.
Mamma quanto è vero.
Union Square è così, se ti fermi vedi i pianeti che ti orbitano attorno e a volte addirittura ti vengono addosso, magari con un skateboard o solo perché stanno leggendo il new york times o semplicemente sorseggiando un "doble latte" di Dean & DeLuca"
Approfittando del fatto che il "commesso" era indaffarato con un altro cliente, mi sono aggirata tra gli scaffali, affascinata da tutti quei prodotti e utensili, meno profumati delle centinaia di boccette colorate sugli scaffali di sephora, ma altrettanto allettanti.
Incredibile, la stessa voglia di shopping che mi assaliva daUrban Outfitters sulla Brodway, mi colpisce adesso.
E' possibile?
Se prima avrei voluto ogni singolo capo, dalle minigonne anni 80 alle camicione a scacchi tanto in voga a NY 6 mesi fa, adesso vorrei un cestino pieno di semini, concimi, terricci, bulbi, vasi e vasetti.
Non solo, ho scoperto che anche l'orto ha la sua "moda"!
Stivali in tonalità verde chiaro e verde scuro, alti fino al ginocchio o bassi al polpaccio, pantaloni larghi ma con una vita bassa niente male, un po Hip Hop ma si può fare, giacche impermeabile e resistenti a: pioggia,vento,attacchi di animali selvaggi,punture di insetti volanti,morsi di serpenti striscianti e repellenti alle fiamme.
Lo voglio.
Fatta eccezione per le mascherine che mi ricordano tanto i giapponesi in centro a Firenze, la mia tenuta da lavoro è decisamente fashion.
Visto? Non c'è poi tanta differenza tra il Consorzio di Greve in Chianti e la Brodway di NY.

O almeno adesso ho bisogno di credere che sia così ;)

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